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15 ottobre 2010

Società di vetrina

Jacques Séguéla diceva che la pubblicità dovrebbe trasformare i prodotti in stars, attribuendoli un Fisico, un Carattere e uno Stile, che li rendano riconoscibili nel tempo. Con Vanni Codeluppi, lo scorso sabato a il Giorno della Marmotta, abbiamo parlato di come questo modello sia applicabile all’intera società, formata da individui che aspirano a diventare persone di successo, anche per pochi minuti. E parlando di società di vetrina non potevamo evitare di coinvolgere il mondo delle top model, che sono la miglior vetrina dei più grandi stilisti. Ma anche in questo settore raggiungere il successo non è facile, la bellezza non basta, ci vogliono volontà e personalità, ci racconta Brunella Casella, ex modella, responsabile di Elite Model Italia. E se, in mezzo a tutto questo mettersi in mostra, avesse ragione chi sostiene che sparire sia la miglior strategia per aumentare la fama?
Riflettendoci, vi auguro uno splendido weekend.

2 commenti:

  1. Per piacere non sparire anche tu!! ti si vede già troppo poco :)

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  2. E' vero tutti vogliono diventare famosi e una conferma è il successo dei reality show dove i partecipanti sono disposti a fare qualsiasi cosa pur di avere il loro momento di gloria. Riprendendo il modello di Seguela appunto e spostandoci dai prodotti alle persone, solo se queste riescono a dotarsi di un fisico, di una personalità e di uno stile, possono diventare marche, ovvero stars. Il probelma è che purtroppo ci si concentra solo sull'apparire dimenticandosi dell'essere. E i cinque minuti di successo sono realmente solo cinque minuti, e si ritorna subito nell'anonimato. Il punto su cui riflettere è: da cosa nasce questo bisogno di popolarità? perchè è tanto radicata questa necessità? Non si trovano soddisfazioni altrove? non si riesce a realizzarsi in altri settori? Sto solo "buttando" delle ipotesi ma sarebbe interessante capire più a fondo, cosa sta succedendo a questa società.

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