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03 febbraio 2011

Nuvole.

- Il vento si fa gioco della logica. Lo vedi sempre all'opera, potente come la vendetta o dolce come la vita trasporta la primavera o cancella le foglie secche. Ma nemmeno voi potreste disegnarlo.
- Nemmeno io potrei dipingerlo...
- La catalogazione dei fiori è un fatto incontestabile, la natura sceglie degli schemi che ripete all'infinito, ma che riconduce a delle forme base. Questo ovviamente vale per tutti i fiori, gli animali, le piante, i vegetali, persino le conchiglie. Ah, dovreste vederlo il Grande Libro delle Perle del Mare andate alla Deriva, cioè Conchiglie. Una meraviglia. Ma il mio campo d'azione è immenso. Sfiora l'infinito. Sono stanco, ormai.
- Quando avete iniziato, dottor Claudius?
- Sette anni fa. E ogni giorno tolgo, aggiungo, sottolineo, raggruppo, rivedo.
- Come si intitola la vostra opera?
- Si intitola Il Libro del Cielo di Giorno, ovvero il Catalogo Ragionato delle Nuvole.
- Bello.
- La vede quella lì, da sola? Si chiama Goccia Solitaria. E il gruppo lì accanto? Gregge Salato. Tutte le conosco, tutte una ad una. Però...
- Però?
- Però ogni giorno qualcuna nasce e qualcuna non torna più.
- Muore?
- No, le nuvole non muoiono mai.

2 commenti:

  1. Come certi amori.... non muoiono mai...
    Come l'amore per le parole, nato grazie ai tuoi libri.
    Maria

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  2. Come certe nuvole che volano a NY. Ma prima o poi sentono il bisogno di tornare a casa.
    Eppure certe nuvole sono così grandi che riescono a portare l'Italia a NY.
    Well done Lorenzo!

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