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09 febbraio 2011

E' il mondo, troppo veloce.


Ci mette così tanto tempo, il tempo, a rispondere. Che gli uomini potrebbero superarlo in velocità. Il fatto è che certi uomini sono lenti, lentissimi. E che, dunque, per loro tutto è troppo veloce.
La lentezza diviene il parametro della normalità e come reazione tutto quello che è attorno si velocizza.
Il sole sorge troppo in fretta, la carrozza aspetta impaziente, il debito è già scaduto, la messa è già iniziata, il cibo si è già raffreddato, non sei tu che sei lento, la lezione all’università sta solo aspettando te, la farfalla nata questa mattina è già morta questa sera, la moglie ha già alzato la gonna e aperto le gambe, non sei tu che sei lento, il lavoro non è ancora finito, gli amici ti stanno aspettando all’appuntamento e sei ancora a casa, il fiore è già sbocciato, il petalo caduto, vorresti entrare nel suo corpo che già senti il suo gemito, troppo presto, ci vorrebbe più calma, magari finge per guadagnare tempo, non sei tu che sei lento, è che è già tramonto e notte in men che non si dica, e lei che ti guarda e dice ancora niente? ci vuole tempo, è tardi ormai, buio pesto, che non si è mai preparati, che uno dovrebbe viaggiare con le candele in tasca, e tapparsi le orecchie fin da bambino, da quando ti dicono muoviti, sbrigati, avanti, presto, fallo, cresci, veloce, bisognerebbe chiudere il cervello, proibire queste parole, perché non sei tu che sei lento. È il mondo, troppo veloce.

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