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23 marzo 2011

Ormai le conchiglie, come souvenir, non vanno più di moda

 

Basta ritornare ogni anno in qualche località di mare per rendersene conto. Al sud dell'Africa, nel punto più vicino al polo, dove l'Oceano Pacifico freddo incontra l'Oceano Indiano caldo, lì, nella strada che disegna il profilo tra le montagne e il mare, nelle anse create per i parcheggi, ci trovi i venditori di souvenir. Un souvenir oramai è assolutamente demodé e dunque definitivamente affascinante. 
Ma lì, in Sud Africa, ci sono sostanzialmente due tipi di souvenir: le sculture di legno e le conchiglie. Delle sculture di legno è facile parlare: eleganti rappresentazioni di scimmie, pinguini, giraffe, elefanti, facoceri, motivi ornamentali, fregi, sedie e maschere. 
Ma delle conchiglie, no. Sono difficili da capire, le conchiglie. Sono architetture marine che non dimenticheranno mai più il suono del mare. Sono geometrie perfette oramai disabitate. Sono estasi cromatiche, profumi di abissi, custodi della creatività marina. Trottole che salgono, cerchi che si creano, colori che si fondono. 
Forme armoniose e colori intriganti, riflessi prodigiosi su logaritmi porcellanati. 

Da Note

1 commento:

  1. Verissimo lorenzo, le conchiglie sono ancora più belle se restano nel loro mare, senza essere portate via e messe dove stanno scomode, fuori dal loro mondo, fuori dal loro mare :)

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